Martedì 23 febbraio ore 17 su Zoom
Ultimo seminario del ciclo di 3 incontri sui CAM
#pilloleANAB: Spunti, riflessioni, idee, resilienza nel periodo dell’isolamento
Vorrei introdurre la progettazione sostenibile definendo la diversità sostanziale tra progettazione lineare e progettazione circolare.
L’architettura è arte e scienza del costruire.
Se ci riferiamo a Victor Olgyay si inizia a capire, sintetizzare ed integrare, nella filosofia di approccio alla progettazione, gli elementi di fisiologia umana, climatologia, fisica delle costruzioni con una attenzione fondamentale all’ambiente, al genius loci e soprattutto all’identità regionale.
Quindi Victor si può dire il padre dell’architettura sostenibile. Questo è solo l’inizio.
Ora è indispensabile aggiungere a questa impostazione degli anni 50, il sistema mediterraneo dei materiali naturali e di tutte le tecniche attribuibili all’Architettura Naturale o bioarchitettura che si incentrano sulla responsabilità professionale e sull’etica, dove importante diventa l’esperienza e la competenza.
Molti progetti e progettisti pensano di essere sulla strada della sostenibilità, ma davvero sono ecologici?
Ecco che la facoltà critica diventa indispensabile per valutare se il nostro percorso di progettazione integrata sostenibile è lineare o circolare.
È importante per il progettista gestire le condizioni ambientali interne, la luce, il calore, l’odore, la visione? Edificio passivo, in che senso? Può essere anche attivo, non solo perché immettiamo l’impiantistica?
L’edificio stesso diventa impianto con la sua massa, compendio di materia in equilibrio ed materia orientata.
In che modo è possibile influenzare gli organi sensoriali termici umani al fine di ottenere un equilibrio adatto e soddisfacente?
Noi progettisti “circolari” siamo preparati sulla fisica del calore, sul comfort termico, sul clima, sul comportamento termico degli edifici, sul controllo termico in relazione ai materiali e ai sistemi impiantistici non obesi.
Così come sui materiali e sulla stratigrafia usata, sulla composizione, ad esempio, dei paramenti murari. Siamo soliti approfondire il fattore del guadagno solare, conosciamo l’unità di misura dell’isolamento termico dell’abbigliamento; prendiamo in esame il tasso di evaporazione, la trasmittanza lineare, la pressione del vapore, la conduttanza, il rapporto tra il valore della trasmittanza termica U e la capacità termica massica rispetto lo sfasamento ed il Cip (capacità termica areica interna periodica).
Elementi fondamentali da mettere in equilibrio per una risposta adeguata in regime invernale ed in quello estivo.
Ecco perchè la progettazione sostenibile deve essere circolare. Nel senso che ad ogni azione corrisponde una situazione (reazione) che, se non controllata, diventa elemento di consumo energetico.
Semplicemente: PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA NATURALE MEDITERRANEA!!
Paolo Rava _ Prof. a contratto UniBo _ vicepresidente@anab.it
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