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lunedì, 14 ottobre 2013

Architettura naturale: una necessità per il nostro futuro

Questo il messaggio del convegno di ANAB Friuli a Udine: un cambiamento del modello edilizio non è più procrastinabile

L'iniziativa autunnale di ANAB Friuli, svoltasi il 4 ottobre presso il quartiere fieristico di Udine e organizzata da ANAB e Energie Condivise & Co. ha avuto un positivo riscontro culturale e organizzativo, con contributi originali e innovativi forniti dai relatori, che hanno permesso un confronto di elevato livello sulle tematiche della sostenibilità.

Il messaggio che emerge dal simposio è che l'attività edile, che ha prodotto l'attuale degrado per effetto di decenni di attività costruttiva incontrollata ed insensata, deve orientarsi verso l'architettura naturale, cioè verso un'architettura a protezione della vita e dell'ambiente, in grado di creare e riqualificare edifici ed abitati che siano dei veri e propri organismi viventi, in un armonico equilibrio con i luoghi nei quali i manufatti si inseriscono e che inevitabilmente trasformano.

Il primo relatore, l'architetto Alessandro Fassi, ha mostrato un progetto bioedile, il palazzo Giustinelli, realizzato a Trieste, evidenziando la trasformazione attuata, che è consistita nella riqualificazione sostenibile di una struttura convenzionale.

Il prosieguo del simposio è stato dedicato alle tecnologie naturali, con le relazioni dell'Ing. Vincenzo Linoci e dell'Arch. Enrico Micelli, che hanno sottolineato la necessità di calibrare in modo efficiente la progettazione delle coibentazioni termiche, evitando l'uso di isolanti petrolchimici e sintetici, di aumentare le masse murarie nelle aree mediterranee, di limitare gli elementi costruttivi che possono produrre danni alla salute. Di particolare interesse la proposta innovativa fatta dall'Ing. Linoci circa l'uso dei pannelli di argilla per la riduzione dell'impatto delle onde elettromagnetiche, ma anche lo studio dell'Arch. Micelli che ha evidenziato come l'uso della canna palustre e di altri isolanti naturali permetta di ottenere tempi di rientro economico molto più brevi rispetto ai corrispondenti coibenti sintetici.

Nella parte finale del convegno altri quattro relatori, l'Ing. Felice Fanizza, l'Arch. Margherita Mattiussi, l'Arch. Francesco Lanza e l'ing. Eros Allone hanno descritto l'esperienza della progettazione e della realizzazione degli involucri edilizi armoniosamente vivibili da diversamente abili quali: ipovedenti, ipoacusici, paraplegici, tetraplegici, emiplegici, ecc.

Nelle sue conclusioni il moderatore Arch. Giuseppe Liotta ha affermato che è una necessità favorire la crescita dei modelli costruttivi dell'Architettura Naturale, in un periodo in cui si parla molto di architettura sostenibile e green economy ma si continuano ad utilizzare ancora troppi materiali e tecniche impattanti e poco rispettosi per l'ambiente e per la vita.

Il convegno ha visto la presenza di un pubblico numeroso, che ha seguito con molta attenzione le relazioni, partecipando poi alla discussione con interventi qualificati.

arch. Enrico Micelli

 

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