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mercoledì, 20 novembre 2013

Comunicato Stampa: Appello di ANAB alle Istituzioni della Sardegna

Creare spazi urbani ecologici più sicuri contro i rischi di alluvione.

COMUNICATO STAMPA ANAB - ARCHITETTURA NATURALE
Milano-Cagliari, 20 novembre 2013

APPELLO DI ANAB ALLE ISTITUZIONI DELLA SARDEGNA: CREARE SPAZI URBANI ECOLOGICI PIU'SICURI CONTRO I RISCHI DI ALLUVIONE

Comunicato Stampa ANAB 20nov2013 Sardegna

LE NOSTRE CITTA' SONO PROGETTATE IN MODO INADEGUATO ALLE ESIGENZE DELL'AMBIENTE, INCAPACI DI AFFRONTARE LE EMERGENZE IDROLOGICHE - E' NECESSARIO UN NUOVO APPROCCIO PER RENDERLE PIU' ECOLOGICHE E PIU' SICURE

I Delegati e i Soci di ANAB Sardegna, la Giunta, i Delegati e i Soci ANAB in tutta Italia esprimono partecipazione che sono vicini nel dolore alle popolazioni colpite in Sardegna dall'alluvione del 18 novembre, a coloro che hanno vissuto il dramma della perdita dei propri familiari e hanno subito la devastazione di case e città.

Nei giorni scorsi la Sardegna, sferzata da una ondata di maltempo, è stata colpita nelle aree urbane da allagamenti e onde di piena che hanno creato gravissimi danni oltre che numerose vittime. Se è indiscutibile la necessità dei sistemi di prevenzione e di messa in sicurezza delle aree a rischio, anche attraverso i piani di assetto idrogeologico e i relativi strumenti attuativi, è ormai evidente che anche tali misure non sono sufficienti a garantire l'incolumità delle persone e degli spazi urbani.

Le nostre città e i nostri alvei sono stati impermeabilizzati e cementificati da molti decenni di edilizia "industriale" che ha portato ad una alterazione del reticolo idrografico (che ad Olbia, ad esempio, è stata una delle cause principali dell'alluvione), ad una diffusa realizzazione di spazi urbani non permeabili (strade, piazze, spazi pubblici ecc.) coperti con cemento e asfalto in modo indiscriminato e senza alcun criterio di tutela idrogeologica del suolo, rese sempre più vulnerabili e sempre meno autosufficienti.

Per questo non si può considerare un caso quello che è successo: è necessario ripensare integralmente i sistemi urbani, adottando i criteri progettuali e urbanistici basati sulla rigenerazione naturalistica delle aree urbane (prendendo spunto dai tanti esempi in in tutto il mondo: Friburgo, Stoccolma, Londra, Copenhaghen, Vancouver, Toronto solo per citarne alcuni) che ANAB, l'Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, con le soluzioni dell'architettura naturale propone: in particolare dobbiamo rendere più ecologici i nostri sistemi insediativi riportando la natura in città attraverso la realizzazione di spazi verdi, sistemi permeabili drenanti, tetti verdi, aree parco polmone, sistemi ecologici di accumulo, canali di smaltimento che fungano da vie di fuga e casse di espansione temporanee per le acque in ambito urbano, tutte soluzioni consolidate che riducendo le portate di piena urbane e allungando i tempi di deflusso delle acque, potranno permettere alle città di rispondere a queste emergenze, migliorando anche dal punto di vista ambientale. In questo modo possiamo anche rendere più sicure le città dagli eventi idrologici eccezionali, che non si possono pensare di risolvere solo con un approccio strettamente idraulico.

Le politiche di integrazione ecologica del territorio devono essere orientate a valorizzare e promuovere un paesaggio in cui la tutela dell'uomo e della vita siano l'elemento centrale, rilanciando le aree agricole e forestali che producono paesaggio e contribuiscono alla riduzione del dissesto idrogeologico, rinaturalizzando le aree urbane, dando spazio alla bioedilizia e ai quartieri verdi. La direzione è quella tracciata da uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni, quello del quartiere ecologico di Su Stangioni a Cagliari, che prevede da un lato la costruzione di edifici con materiali ecologici e dall'altro il risanamento idrogeologico dell'intera area attraverso la realizzazione di sistemi di drenaggio e raccolta dell'acqua e ampie aree verdi che si sostengono grazie al sistema di recupero delle acque meteoriche.

Un nuovo approccio all'uso del territorio è necessario per le nostre città, progettate in modo del tutto indifferente alle esigenze della natura e incapaci di rispondere alle problematiche della gestione delle acque meteoriche superficiali.

Per questo ANAB lancia un appello alle Istituzioni, alla Regione Sardegna, ai Comuni, per proporre l'apertura di un tavolo di confronto sulla pianificazione ecologica delle aree urbane della Sardegna, che provi a fornire soluzioni anche all'emergenza idrogeologica delle città.

I Delegati e i soci ANAB della Sardegna

 

 

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