Volevo recuperare un’idea di un progetto urbano, che qualche anno fa avevo definito identificando la città omeopatica.
Forse allora avevo coniato una modalità di descrizione di progetto urbanistico con un appellativo legato ad una pratica di cura che poteva essere comprensibile immediatamente:
ricucire i luoghi o gli edifici urbani con tanti piccoli interventi. Esattamente come tante piccole gocce di rimedio che insieme, nella loro distribuzione e totalità, definiva veramente una metodica realizzabile di ricucitura dell’ambiente urbano.
Pensavo che la città non avesse bisogno di interventi di recupero con costi ingenti, o di un solo edificio, ma era indispensabile questa modalità di interventi generalizzati e collegati.
Oggi mi sembra un progetto interessante.
Verso una città di prossimità per conciliare lo spazio ed il tempo.
Riscoprire i quartieri e la appartenenza, riutilizzare la socialità data proprio dalla riscoperta del valore della propria identità.
Ecco che questa idea può essere descritta anche come la città dei frattali, intendendo come frattale una dimensione “fratta”, dell’intero, una dimensione cioè legata alla somma dei contesti urbani.
Mi sovviene anche la similitudine con il cervello del sistema delle essenze.
La pianta ha nella radice la sua possibilità di crescita e di elemento cognitivo.
Una modalità di intelligenza distribuita in vari settori che se ne vengono a mancare anche solo una parte , questa non ne inibisce la crescita.
Città e autosimilarità.
Certo se pensiamo a livello tipologico o di tipizzazione, il linguaggio urbano di un data città italiana, è un insieme di elementi riconoscibili sia geometricamente che artisticamente decorativi che ne fanno una identità precisa. Un intero.
Riscoprire queste forme con l’intelligenza della sostenibilità significa diventare resilienti di fronte agli inconvenienti che conosciamo, verso un paradigma di vita sociale a misura di uomo.
Paolo Rava _ Prof. a contratto UniBo _ vicepresidente@anab.it
Associazione Nazionale Architettura Bioecologica APS/ETS

i: Via Cipro, 30 25124 Brescia
t: 06 51604667
e: info@anab.it
w: www.anab.it
NOTA: Gli interventi tematici (#PilloleANAB) sono uno spazio aperto al confronto e alla discussione in cui i Soci ANAB possono proporre riflessioni, approfondimenti e proposte, con l'obiettivo di favorire il confronto dialettico all'interno dell'Associazione. Tutti i Soci ANAB sono invitati ad inviare i propri contributi, indirizzando una email con oggetto "Proposta di intervento tematico" a comunicazione@anab.it, contenente un documento in formato doc/odt della lunghezza massima di due cartelle, con allegate eventuali immagini in formato jpg. Gli articoli pubblicati non esprimono necessariamente il punto di vista di ANAB, ma quello dell'autore, nell'ambito del dibattito culturale interno all'Associazione. I testi pubblicati rimangono di proprietà dell'autore, che concede gratuitamente ad ANAB il diritto di pubblicazione illimitato su qualunque media. L'autore inoltre si assume la piena responsabilità del testo pubblicato. ANAB, a proprio giudizio insindacabile, e senza alcun obbligo, potrà decidere di pubblicare solo gli articoli ritenuti più significativi.
SEDE LEGALE via Cipro 30 25124 Brescia - Italia - Contatti: tel. 06 51604667 - fax 06 51882448
PARTITA IVA / CODICE FISCALE 02392730160 - IBAN: IT 40 W 02008 11220 000100461946