Martedì 23 febbraio ore 17 su Zoom
Ultimo seminario del ciclo di 3 incontri sui CAM
#pilloleANAB: Spunti, riflessioni, idee, resilienza nel periodo dell’isolamento
Reduce da queste prime settimane di isolamento, mi trovo a fare un bilancio di questa esperienza così contraddittoria che da una parte ci lega tutti come Nazione, dall’altra confina ognuno di noi dentro la propria casa.
Parlando (al telefono) con amici e leggendo sui giornali, ho sentito ripetere più di una volta “speriamo che questa esperienza porti con sé un cambiamento” oppure “speriamo di trarne qualche insegnamento”. Già, ma che cosa vogliamo trarne? Che cosa siamo disposti a cambiare nelle nostre vite affinché ciò che verrà sia un orizzonte più sereno e più sano per tutti?
Personalmente credo sia necessario ripartire dall’esperienza che ognuno di noi sta vivendo nel quotidiano di queste giornate fatte di smart-working, video-chiamate ad amici e famigliari, serate passate in casa con la propria famiglia.
Sto apprezzando di più il senso dello spazio domestico, l’importanza degli oggetti che avevo e che ormai non vedevo più. Ma soprattutto sto apprezzando il valore delle relazioni e degli incontri, il valore che ha il mondo - quello fuori dalla finestra di casa - dove poter condividere e spendere il tempo con gli altri. E assieme a questa consapevolezza, accresce al contempo il senso di responsabilità che sento nei confronti di questo bene prezioso: ognuno di noi è chiamato a dare il suo contributo per preservare il nostro pianeta, costruendo un modello di sviluppo compatibile con l’ambiente e in grado di lasciare alle generazioni future una prospettiva di speranza.
Calando questo ragionamento nella mia dimensione di architetto, il che cosa trarne assume dei contorni ben distinti, legittimando ancora di più - di questo ne sono convinto - la visione di un’architettura sempre più a misura d’uomo (dal punto di vista sociale e di biocompatibilità) e a misura d’ambiente.
Credo quindi che ognuno di noi sia chiamato a guardare oltre le proprie esigenze contingenti, pensando - come ci sta accadendo in queste settimane - alla collettività. Che questo è, in fondo, l’unico modo per sopravvivere. E non solo al virus.
Simone Andreis _ ANAB Piemonte/Valle d’Aosta
ANAB architettura naturale
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